Treviso, Vittorio Veneto

Vittorio Veneto, oltre 50 associazioni rispondono all’appello per offerte esperienziali

VITTORIO VENETO (TV) – Una sala gremita e tanto desiderio di mettere in rete le esperienze: ieri sera, nello spazio Innovation Lab, presso il Palazzo Poste, si è svolta la riunione promossa dall’Amministrazione Comunale di Vittorio Veneto, insieme alla Pro Loco che gestisce il servizio IAT, alla quale sono state convocate tutte le associazioni del territorio comunale.

Più di 50 associazioni hanno risposto all’invito, che le voleva presenti per condividere una strategia di efficientamento delle proposte esperienziali, tipologia di servizio turistico molto adatto a territori come il vittoriese, non attrezzati e non vocati al turismo di massa, ma più adatti a ospitare un turista alla ricerca di autenticità ed eccellenze.

Presenti come coordinatori l’Assessore al turismo Barbara De Nardi e per la Pro Loco di Vittorio Veneto il presidente Flavio Uliana, il consigliere Aldo Buosi e Valentina Rizzo.

I relatori hanno illustrato la volontà di raccogliere e coordinare tutte le possibili iniziative già in essere o in programmazione da parte delle associazioni, che vivono il territorio vittoriese nella quotidianità: le proposte esperienziali possono infatti essere messe a disposizione dei turisti tramite lo IAT e il portale regionale DMS, di cui sono stati spiegati scopi e funzionamento.

Le associazioni sono quindi state invitate a partecipare al prossimo tavolo, previsto tra un mese, al quale verranno convocate analogamente anche realtà economiche del territorio.

Barbara De Nardi, Assessore al turismo del Comune di Vittorio Veneto: “
Sono molto soddisfatta della risposta del territorio vittoriese a questa nostra chiamata: testimonia come ci sia il desiderio di coordinamento e anche il bisogno di promozione da parte delle istituzioni. Il nostro ruolo è proprio quello di essere propulsori delle iniziative che possono nascere dai cittadini, individuando le opportunità che possono arrivare dal mercato e dagli altri enti, creando le condizioni perché si possa fare veramente rete. La nostra Amministrazione è fortemente convinta che Vittorio Veneto sia una città con immense potenzialità e risorse, che purtroppo sono a volte sopite. Sta a noi fornire spunti e strumenti perché possano venire a galla ed essere offerte sia a tutti i cittadini, sia ai turisti”

Treviso, Veneto

AIL Treviso al liceo “Da Vinci” per sensibilizzare alla cultura del benessere e alla solidarietà

TREVISO – Ha preso il via questa mattina, presso il Liceo scientifico Da Vinci di Treviso, il progetto "Ogni dono è un nodo" promosso da AIL Treviso nell'ambito di un'iniziativa nazionale dedicata all' educazione alla salute e alla cultura del volontariato. L'iniziativa, rivolta a 30 studenti delle classi terze, mira a sensibilizzare i giovani sui temi della donazione di sangue e midollo osseo , nonché a rafforzare la consapevolezza sui propri atteggiamenti e stili di vita attraverso il metodo della peer education .

D’altronde, AIL ( Associazione Italiana contro Leucemie, Linfomi e Mieloma) ha da sempre un'attenzione particolare per il mondo della scuola, riconoscendo il ruolo cruciale che essa svolge nella formazione di cittadini responsabili e consapevoli. Proprio per questo il progetto "Ogni dono è un nodo" è strutturato in due fasi: un percorso educativo che, grazie al coinvolgimento diretto degli studenti, li renderà protagonisti attivi della diffusione del messaggio solidale in una campagna di sensibilizzazione alla donazione di sangue e cellule staminali emopoietiche.

Nel dettaglio, il percorso formativo - che prevede sei incontri per un totale di 18 ore - coinvolgerà un'équipe AIL composta da educatore, psicologo (dott.ssa Simona Martucci), insegnante (Annarosa Barbisan) e tutor d’aula (Elisa Gatto) che saranno affiancati da esperti dell’Ulss 2 (ematologo, trapiantologo, biologo, dietologo) , oltre che da un esperto di comunicazione e da volontari AIL con l’obiettivo di formare studenti come "peer educator". Questi ultimi avranno poi il compito di diffondere quanto appreso all’interno della loro scuola, moltiplicando così la portata del messaggio AIL.

« Portare il volontariato tra i banchi di scuola è investire nel futuro della nostra comunità stimolando i ragazzi al senso di responsabilità e al valore del dono – dichiara Sergio Leonardi, Presidente di AIL Treviso oltre che educatore del progetto – Attraverso questo progetto, già attivo in altre dieci città in tutta Italia (Treviso e Brescia le uniche del Centro/Nord) vogliamo offrire agli studenti un'occasione concreta per comprendere il valore della solidarietà, della partecipazione attiva e dell'aiuto reciproco.

La peer education, cuore dell'iniziativa, permette infatti ai giovani di apprendere in modo efficace dai loro stessi coetanei
rendendo la sensibilizzazione ancora più incisiva e coinvolgente. Gli studenti, con questo progetto PCTO , saranno chiamati ad attivarsi per individuare tra i giovani, nuovi 50 donatori di cellule staminali emopoietiche o di sangue ed a essere inoltre partecipi nelle piazze con la prossima campagna “Uova di Pasqua” per AIL» .

« Nel contesto della sperimentazione nazionale cui il nostro liceo partecipa, in ambito biologia con curvatura biomedica, la collaborazione con AIL rappresenta per gli studenti del nostro liceo un'occasione significativa di confronto con il mondo della ricerca e del volontariato in ambito medico e di assistenza al paziente – afferma invece Mario Dalle Carbonare, Dirigente scolastico dell’istituto Da Vinci – Così facendo gli allievi del terzo anno potranno approfondire alcuni temi specifici relativi all'indagine scientifica ed al rapporto medico-paziente, arricchendo in tal modo il percorso orientativo dedicato alle professioni sanitarie che hanno intrapreso » .
Economia, Friuli V.G.

Sarà pronto nel terminal ungherese di Adria Port a Trieste 

TRIESTE - Il nuovo terminal multi-purpose nell'area dell'ex raffineria Aquila del porto di Trieste "sarà operativo per il 2028".

Lo ha annunciato il viceministro ungherese agli Affari esteri e commercio, Levente Magyar, durante un punto stampa al termine di un incontro con il viceministro alle Infrastrutture e Trasporti, Edoardo Rixi, per fare il punto sull'avanzamento dei lavori.

Il progetto del terminal della società pubblica ungherese Adria Port, ha spiegato Rixi, è "condiviso tra Italia e Ungheria".

Con questa iniziativa "riusciamo a unire la capacità logistica del Mediterraneo del nostro Paese con uno dei Paesi che ha il più alto tasso di esportazioni come l'Ungheria e ci apriamo verso il centro Est Europa e credo sia un segnale di fratellanza, comunità e pace e anche di prospettive di sviluppo per l'intero continente europeo".

"
Sono stati necessari molti sforzi per arrivare sino a qui e molti saranno ancora necessari soprattutto per superare gli ostacoli legati alla questione ambientale. Devo dire di non capire la burocrazia ambientale in Italia però ammetto anche che non capisco neanche quella europea. Il terreno evidentemente richiede una bonifica perché l'area era precedentemente utilizzata come hub per il gas naturale, in ogni caso il nostro progetto è di essere operativi per il 2028", ha osservato Magyar. "Per il momento lo sbocco" dell'Ungheria verso il mare "avviene tramite Slovenia, Croazia, Romania e Germania, ma il progetto avviato con i partner italiani si è dimostrato il migliore". Sulla questione ambientale, Rixi ha riferito che "lunedì avremo una riunione a Roma con tutti i soggetti e dovrebbe essere risolutiva".

Il terminal sorgerà su un'area di 32 ettari in località Aquilinia (Muggia). Al termine dell'incontro i due viceministri con l'assessore regionale Pierpaolo Roberti hanno visitato il cantiere dove hanno preso il via i lavori di costruzione del muro di banchina e di dragaggio. Il costo stimato per la costruzione del nuovo scalo è di circa 200 milioni.

(Ansa)
Veneto, Turismo

Litorale veneto, al via lo studio sull’accessibilità ai Comuni balneari

VENEZIA - “Grazie al nuovo Protocollo con Veneto Strade e Infrastrutture Venete, prende il via lo studio che potrà dare riferimenti importanti nel miglioramento delle vie di accesso al litorale marittimo veneto. Un’area che si estende per 150 chilometri tra la foce del fiume Tagliamento, a nord, e il delta del Po, a sud, ospitando città balneari, tra cui Venezia, Jesolo, Caorle, Eraclea, San Michele al Tagliamento, Cavallino Treporti, Rosolina, Chioggia, Porto Tolle e Porto Viro ma anche zone dall’elevata valenza naturalistica, con una fauna e una vegetazione uniche, grazie alla stretta correlazione con i complessi lagunari e vallivi del Po.

Ogni anno il litorale è in grado di attrarre il 43 per cento delle presenze turistiche del Veneto, prima Regione turistica d’Italia, con 32 milioni di turisti su 73 milioni in complessivo e un fatturato di 8 miliardi di euro su 18 complessivi. Analizzando i collegamenti infrastrutturali e le modalità di trasporto esistenti, lo studio ha l’obiettivo di individuare un modello organizzativo efficiente del servizio di mobilità sostenibile, integrato e intermodale che, nel rispetto dell’ambiente, consenta ulteriori opportunità di sviluppo economico e sociale della zona”.

Lo ha detto il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, con riferimento allo schema di Protocollo di intesa tra Regione del Veneto, società Veneto Strade e Infrastrutture Venete per la definizione di uno strumento ricognitivo finalizzato alla realizzazione di un sistema di mobilità sostenibile e intermodale verso il litorale marittimo veneto.

“In base al Protocollo – ha spiegato la Vicepresidente regionale e Assessore alle Infrastrutture e Trasporti, Elisa De Berti – sarà istituito un gruppo di lavoro coordinato dalla Regione, che, integrato con quelli già avviati in questi anni con Anas e Rfi, analizzerà le principali direttrici di collegamenti, i possibili sistemi infrastrutturali atti a migliorare la viabilità e a ridurre il congestionamento estivo, le infrastrutture non stradali di sviluppo turistico come la litoranea veneta o i percorsi cicloturistici, le connessioni con i principali hub di trasporto quali aeroporti e stazioni ferroviarie, i sistemi di integrazione modale a servizio dei viaggiatori, il servizio tpl su rete viaria e navigabile, i flussi turistici di accesso alle località litoranee via bus e treno, etc.

Saranno via via coinvolti anche la Città Metropolitana di Venezia, le Province di Padova e Rovigo, gli enti locali interessati, i gestori della rete infrastrutturale, le associazioni di categoria, etc. Al termine delle analisi sul sistema della mobilità, verrà, quindi, predisposto un quadro ricognitivo delle infrastrutture e sistemi di trasporto esistenti, con le criticità e le strategie di intervento più opportune al fine di potenziare la viabilità di accesso al litorale veneto”.
Sport, Treviso, Veneto

Inaugurato oggi il PalaAsolo

ASOLO (TV) - “La presenza del Ministro dello Sport e dei Giovani Andrea Abodi ad Asolo è la dimostrazione che questo Governo è presente e vuole prendere parte allo sviluppo del nostro territorio”.

Così Tommaso Razzolini, Consigliere regionale del gruppo consiliare Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni e segretario della IV Commissione Consiliare.

“Ad Asolo oggi è stato finalmente inaugurato il PalaAsolo. Un’opera dal costo complessivo di circa 2.800.000 euro, finanziata dal Ministero dello Sport, grazie ai fondi del Pnrr, e dal Comune.

Il Pala Asolo è un concentrato di maestria italiana. Si tratta di un edificio nZEB, vale a dire con caratteristiche costruttive, tipologiche e impiantistiche ‘a energia quasi zero’, finalizzate al massimo risparmio energetico, al minimo impatto ambientale e alla riduzione di emissioni di CO2.

L’interno della palestra, coperta da una struttura in legno lamellare, ha 300 posti a sedere, distribuiti su 8 file dotate di sedute individuali.

Un edificio all’avanguardia che potrà ospitare incontri sportivi di interesse nazionale e dare un tetto in più agli studenti, ai giovani dell’area.
Ed è proprio da investimenti di questo tipo che si deve partire, ha sottolineato nel suo intervento Mons. Liberio Andreatta, cui è spettata la benedizione del nuovo palazzetto" continua Razzolini.

“Alla luce di questa inaugurazione non mi resta che augurare agli studenti e ai giovani di Asolo, e dei comuni limitrofi, un buono sport!” conclude Tommaso Razzolini, Consigliere regionale del gruppo consiliare Fratelli d'Italia
Italia

Le brigate Julia e Taurinense insieme sulle Alpi Piemontesi

Si è conclusa, dopo due settimane trascorse tra il poligono di Pian dell’Alpe in alta Val Chisone e il Polo Addestrativo di Baudenasca, l’esercitazione “Alabarda d’Acciaio”, che ha visto impegnati oltre 200 uomini e donne delle Truppe Alpine dell’Esercito. Le attività, pianificate e coordinate dal 3° reggimento alpini di Pinerolo, hanno visto la partecipazione dei militari della Brigata “Taurinense” rappresentati anche dal 2° reggimento alpini, dal reggimento “Nizza” cavalleria (1°) e dal 32° genio guastatori. Insieme a loro la Brigata “Julia” con il 5°, 7° e 8° reggimento alpini ed il 2° reggimento genio guastatori.

I militari delle due Brigate alpine hanno potuto sfruttare un ambiente montano sfidante, a più di 1900 metri di quota, addestrandosi sia di giorno che di notte per sviluppare e mantenere capacità di muovere e combattere non solo in alta montagna, ma anche e soprattutto in ambienti artici. Le Truppe Alpine devono infatti rimanere uno strumento altamente preparato in grado di rispondere alle sfide geopolitiche future.

Sfruttando il complesso sostegno logistico e l’esperienza degli istruttori messi in campo dal 3° alpini di Pinerolo, le squadre fucilieri dei reggimenti hanno condotto attività preparatorie presso il Polo Addestrativo di Baudenasca gestendo le difficoltà della neve, delle basse temperature e della scarsa visibilità che impongono notevole resistenza fisica e mentale.

Particolare attenzione è stata data anche all’utilizzo delle nuove tecnologie applicate in contesti bellici. A supporto dell’addestramento sono stati infatti impiegati droni da ricognizione, con il supporto di operatori qualificati del Sovrano Militare Ordine di Malta. L’uso di aeromobili a pilotaggio remoto (APR) integrati nelle esercitazioni, che simulano attività di ricognizione dell’avversario da cui è necessario occultarsi e difendersi, garantiscono ulteriore realismo, nonché prezioso strumento di revisione per i comandanti, grazie ai dettagliati filmati aerei dei momenti addestrativi.

L'esercitazione “Alabarda d’Acciaio” ha consentito di rafforzare l’amalgama tra le unità e ha rappresentato una fase di addestramento propedeutica alla più ampia esercitazione “Volpe Bianca 25” delle Truppe Alpine dell’Esercito. che si svolgerà a marzo nell’area delle Dolomiti.
Cultura, Venezia, Veneto

Venezia, nasce il Museo Ufficiale dedicato a Giacomo Casanova

VENEZIA - Venezia, la città che ha dato i natali a Giacomo Casanova, annuncia con orgoglio la nascita del Museo Ufficiale Giacomo Casanova, che vedrà la luce nel 2025 presso il prestigioso Palazzo Zaguri, nel cuore della città. Questo progetto, frutto di anni di lavoro e ricerca, è promosso dalla Fondazione Giacomo Casanova, con il patrocinio della stessa Fondazione, ora guidata dal presidente Mauro Rigoni.

Perché Palazzo Zaguri?
La scelta di Palazzo Zaguri non è casuale: Giacomo Casanova trovò in Pietro Zaguri, proprietario del palazzo, un grande amico e mecenate. Molti documenti storici confermano il rapporto stretto tra i due, con Casanova che soggiornò più volte a Palazzo Zaguri, protetto e sostenuto dall’influente padrone di casa. La location, oltre al valore storico, offre un contesto strategico e una struttura imponente: 5 piani, 35 sale e una superficie espositiva ideale per ospitare un museo innovativo, dedicato a un personaggio così poliedrico.

Un museo per il futuro
Il Museo Ufficiale Giacomo Casanova sarà molto più di una semplice esposizione: si propone come uno spazio immersivo e interattivo, dove il visitatore sarà protagonista di un’esperienza unica. Grazie a tecnologie all’avanguardia, il museo offrirà percorsi esperienziali e multimediali, realtà aumentata e virtuale per rivivere la vita e i viaggi di Casanova, eventi e mostre temporanee, nonché spazi dedicati alla ricerca e alla formazione, come borse di studio e collaborazioni con istituzioni accademiche.

Casanova torna a casa”, commenta il presidente Mauro Rigoni. “Questo museo non sarà solo un tributo al passato, ma un punto di riferimento per il futuro. Il nostro obiettivo è raccontare una storia vera e autentica, dando nuova vita al mito di Casanova attraverso un’esperienza moderna e coinvolgente. Dopo il 2025, Palazzo Zaguri diventerà la sede permanente del museo, offrendo un valore aggiunto all’offerta culturale e turistica di Venezia.”

Un cantiere culturale aperto
Il Museo Casanova non sarà un progetto statico: vuole essere un laboratorio culturale in continua evoluzione, proprio come il personaggio che rappresenta. Saranno attivate:
- Presentazioni di libri e ricerche accademiche;
- Collaborazioni con artisti contemporanei;
- Eventi dedicati alla figura di Casanova e alla cultura veneziana.

Un comitato scientifico internazionale verrà presto selezionato per garantire un approccio rigoroso e innovativo nella narrazione del personaggio. Il museo sarà anche un punto d’incontro per i migliori studiosi di Casanova a livello mondiale, consolidando Venezia come epicentro del suo mito.

Anteprima ad aprile 2025
Ad aprile 2025 verrà presentato ufficialmente il progetto, con un’anteprima speciale per la stampa e il pubblico. Lo spazio allestito offrirà un assaggio delle esperienze che il museo proporrà, anticipando l’apertura ufficiale prevista per settembre 2025.
Friuli V.G.

Trieste presenta Hydrogen Valley al Mediterranean Summit

TRIESTE - Le sfide e le opportunità legate allo sviluppo dell' idrogeno nel percorso verso una transizione energetica sostenibile con l'Egitto candidato a diventare uno dei paesi chiave per produzione ed esportazione di idrogeno verde e ammoniaca verde.

E' stato il tema al centro del dibattito internazionale svoltosi al Cairo, all'Hydrogen Mediterranean Summit, organizzato dall' Unione per il Mediterraneo con l'associazione Hydrogen Egypt.

Erano presenti il Porto di Trieste e delegazioni, oltre che dell' Egitto, degli Emirati Arabi Uniti, Marocco, Libia, Francia, Spagna, Grecia, Croazia, Turchia, Lega Araba, Banca Africana Sviluppo.

Al Summit si è svolto anche un focus sugli scali situati lungo la direttrice Suez-Europa, con i porti di Trieste, Fiume (Rijeka, Croazia) e Damietta (Egitto), tra i più dinamici nel settore dei nuovi combustibili, collegato quest'ultimo a Trieste grazie a una nuova rotta RO-RO inaugurata a dicembre.

Il Commissario straordinario dell'Autorità Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, Vittorio Torbianelli, d'accordo con la Direzione centrale lavoro e formazione della Regione Fvg, ha presentato il sistema integrato della Hydrogen Valley transfrontaliera del FVG e le sue opportunità. Il tema si inserisce nel Piano Mattei, che potrebbe favorire lo sviluppo delle infrastrutture per l'interscambio di idrogeno fra Nord Africa e Italia e da qui anche verso altri paesi europei.

"Seguire da vicino le dinamiche delle nuove commodities energetiche è fondamentale per un hub di respiro europeo come il nostro" ha rimarcato Torbianelli. "Trieste, sede del più importante terminal petrolifero del Nord Mediterraneo, è oggetto di grande attenzione da parte dell'Egitto sia per le potenzialità legate a future pipeline, sia per lo sviluppo di terminal intermodali nave/treno per l'idrogeno prodotto in Egitto".
Mondo

Veronafiere apre la prima edizione di 'Marmomac Brazil'

E' stata inaugurata ieri a San Paolo, nel padiglione delle esposizioni del distretto di Anhembi (Brasile) la prima edizione di Marmomac Brazil, manifestazione del Gruppo Veronafiere dedicata all'industria della pietra naturale, in programma fino a domani, giovedì 20 febbraio.
Vi prendono parte 200 marchi su 14mila metri quadrati espositivi, in rappresentanza di cave, aziende di trasformazione e produttori di tecnologie di lavorazione da Brasile, Italia, Turchia, Cina e Grecia.

Operatori in arrivo da oltre 60 nazioni, tra cui Stati Uniti, Cina, Messico ed Emirati Arabi.

Sono più di 160 milioni di euro gli scambi commerciali previsti in tre giornate.

Organizzata in collaborazione con Milanez&Milaneze SA, società controllata da Veronafiere, la manifestazione sancisce la strategia di espansione internazionale del Gruppo che porta il brand "Marmomac" al centro di una delle piazze più dinamiche per il comparto di marmi, graniti e pietre ornamentali. La fiera nasce dal rebranding e dal riposizionamento strategico di "Vitória Stone Fair", storica manifestazione di setto
re che fino al 2024 si è tenuta nella capitale dello Stato di Espírito Santo.

Per il presidente di Veronafiere, Federico Bricolo, "Marmomac è il marchio più forte al mondo per la pietra naturale. Dopo 58 edizioni di successo a Verona portiamo questa esperienza e il valore aggiunto del brand anche in Brasile, con l'obiettivo di consolidare il ruolo di Marmomac Brazil come hub di riferimento per l'America Latina e, in prospettiva, per l'intero continente americano".

Oltre all'area espositiva, Marmomac Brazil offre un programma di incontri B2B e networking che fanno parte del progetto "It's Natural-Brazilian Natural Stone" promosso dalle associazioni Centrorochas e ApexBrasil, con buyer confermati da Australia, Canada, USA, India, Libano, Polonia, Romania e Taiwan. La fiera ospita, inoltre, una mostra di arte e design con opere di architetti e designer di fama internazionale, a cui è dedicato anche un nuovo concorso esclusivo.

(Ansa)
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Ultimo aggiornamento: 21/02/2025 21:18