Treviso, Conegliano, Veneto

Riflettori dell'Europa sulla scuola Novalis di Zoppè di San Vendemiano

ZOPPE' DI SAN VENDEMIANO (TV) - “Non posso esimermi, annotando le sinergie messe in campo, dal congratularmi per la decisione di coinvolgere non solo i professionisti, ma anche i genitori: sono convinto che questo lavoro di squadra, capace di intercettare le esigenze delle giovani generazioni, saprà portare in dote spunti e iniziative ad hoc”. Queste le parole di Luca Zaia , presidente della Regione del Veneto, estrapolate da una lettera rivolta agli organizzatori, letta agli astanti da Sabino Pavone, presidente della Libera Scuola Steiner Novalis aprendo il suo intervento introduttivo del progetto HERMMES, presentato sabato 29 aprile a Zoppè di San Vendemiano (TV) di fronte a un attentissimo pubblico di oltre 400 persone composto da docenti, insegnanti ed esperti di pedagogia provenienti da diversi paesi. Tra queste, 80 delegati provenienti da tutta Europa.

Il progetto HERMMES mira a fornire a insegnanti, genitori e scuole, linee guida e formazione per un’educazione ai media che rispetti le tappe evolutive del bambino e dei giovanI, con l’obiettivo ultimo di far giungere gli studenti al termine del percorso scolastico a una vera maturità nell’uso dei media. Alla domanda “È possibile oggi rendere evolutivo per l’uomo l’inarrestabile sviluppo delle tecnologie digitali senza compromettere le qualità più squisitamente umane dei nostri giovani ?” Sabino Pavone risponde: “Sì, è possibile. Ma solo equilibrando l’eccessivo peso che può assumere la tecnologia con un’educazione tesa allo sviluppo della coscienza etica e della responsabilità individuale che ne consegue”.

Come? Márti Domokos, coordinatrice del progetto e Paula Bleckmann , docente dell’università tedesca Alanus, hanno spiegato il progetto e portato esempi concreti molto utili. In particolare, Bleckmann ha condiviso alcuni
aneddoti tratti dalla propria esperienza personale, raccontando tre illuminanti storie molto particolari: “se negli anni del dopoguerra il motto era More is more, di più è meglio, ora pensando al bene dei ragazzi
bisognerebbe rifarsi al detto less is more: meno è meglio. I giovani d’oggi sono pieni di troppe cose: troppe informazioni, troppi oggetti, troppi stimoli. Limitare questo eccesso di cose comporta la fatica di dire di no e un maggior impegno per i genitori e gli educatori nell’offrire valide alternative.

Pur essendo figli di questi tempi e dovendo quindi per forza fare i conti con le nuove tecnologie che avanzano, Intelligenza Artificiale in primis, lavorare sulle qualità squisitamente umane dei giovani sarà premiante per il loro futuro”. Paola Roma, sindaco di Ponte di Piave, presidente esecutivo dei sindaci del territorio dell’Ulss2 e dell’Associazione comuni della Marca Trevigiana: “è una gioia sapere che una scuola del nostro territorio sia stata selezionata a livello europeo per promuovere un’iniziativa di questo livello; un progetto straordinario, volto a favorire approcci sociali a 360°, stimolante e innovativo. Auspico che questo lavoro che vede al centro​ l’interesse dei nostri giovani, venga presto condiviso con l’intera comunità, in un‘ottica di pensare globale, agire locale”.

La giornata di lavori è stata caratterizzata dai laboratori pratici e da gruppi di dialogo organizzati nel pomeriggio. Ben 12 tematiche (vedi allegato) affrontate in maniera pratica e diretta con il vivo coinvolgimento
di tutti i presenti. I partecipanti si sono cimentati in attività creative solitamente riservate agli studenti della scuola ospitante.

HERMMES (Holistic Education, Resilience and Media Maturity in Educational Settings ovvero Educazione Olistica, Resilienza e Maturità ai Media in Contesti Educativi) è un progetto Erasmus+ triennale che coinvolge
11 partners in tutto il continente: pedagoghi e pedagogisti del mondo accademico, due associazioni europee dei genitori, un’associazione internazionale per la prima infanzia, insegnanti ed alunni della Scuola Novalis e di una scuola primaria statale in Olanda. Il progetto si concluderà nel 2025 portando al raggiungimento di cinque obiettivi: un sito web dedicato (hermmes.eu), un curriculum quadro, delle linee guida per le politiche scolastiche, corsi di formazione per insegnanti e webinar per genitori. Encomiabile il lavoro degli studenti delle classi superiori che hanno pensato anche a crearsi un’uniforme per essere più facilmente riconoscibili, quindi di maggior aiuto agli ospiti, e volentieri si sono fatti coinvolgere nei preparativi necessari alla riuscita del convegno. Dalla logistica dell’accoglienza all’esecuzione del concerto finale per omaggiare gli ospiti prima del congedo che ha visto coinvolti coro e orchestra della scuola.

Nell’ampia palestra della scuola, una presenza di oltre 500 persone.
Molti di loro, spontaneamente, hanno chiesto di poter partecipare ai laboratori e ai gruppi di dialogo, occasioni di lavoro pensate per gli adulti. La loro libera adesione è stata particolarmente apprezzata dagli organizzatori e i loro contribuiti hanno reso gli incontri ancora più stimolanti per i partecipanti. La scuola Novalis dal 1aprile 2022 è coinvolta in particolare nella creazione di un nuovo piano di studi per l’educazione ai media (framework curriculum) e di nuove linee guida (school policy guidelines) per comunicare la propria politica sui media a interlocutori esterni. Nell’anno scolastico 2023-2024 funzionerà da scuola pilota per implementare piano di studi e linee guida creati dai partner nel corso dell’anno scolastico 2022-2023. Il sito web (website) e la formazione (basic training for teachers and parents) saranno a disposizione di genitori, amministratori e insegnanti come supporto e fonte di informazioni sull’educazione ai media. Il progetto è cofinanziato dal programma Erasmus+.

Ultimo aggiornamento: 21/12/2024 15:44