Il presidente del Comitato Imprenditori Veneti Piave 2000, Diotisalvi Perin si è attivato per aiutare le popolazioni alluvionate dell’Emilia Romagna con iniziative proprie e sensibilizzando altri imprenditori.
Il Comitato presieduto da Perin da decenni si sta battendo contro l’incuria dei fiumi. Anche nel nostro territorio del Veneto orientale basterebbero due giorni di forti piogge per ritrovarsi alluvionati, una situazione a rischio causata anche dalla mancanza di serbatoi di laminazione. Il Comitato sollecita il Governatore veneto dott. Luca Zaia affinché la Regione riesca a realizzarli entro fine mandato, temendo anche che: "se in futuro il Veneto fosse amministrato da ambientalisti politicizzati, potrebbe risentirne la sicurezza idraulica e ambientale!".
Un aiuto significativo sarebbe dato da una rettifica del letto del fiume Piave, dalla sorgente alla foce, avendo cura di sghiaiare i bacini intasati di milioni di m.c. di ghiaie e detriti racchiusi nelle dighe del Cadore e nel bacino di Busche che impediscono, in parte, il normale deflusso delle acque.
Inoltre la vegetazione cresciuta nel letto del fiume creerebbe, all’arrivo di una piena, dei vortici e doppi vortici che generano erosioni scardinando le arginature. Conosciamo i noti dati storici dell’alluvione del 4 novembre 1966 con l'acqua che in alcuni punti sfiorava la tracimazione con rotture degli argini a Nervesa, Cimadolmo, Ponte di Piave, Zenson, Salgareda. Dove l’acqua è passata ritornerà perché non si dimentica la strada che si è fatta nei secoli!
Afferma il presidente Perin: "Ho collaborato per una quindicina di anni con l'ing. Alfredo Dal Secco, luminare di Nervesa, imparando a conoscere i pericoli di piena, studiando le millenarie leggi idrauliche. Sarebbe utile in caso di magra riempire tutte le cave in territorio trevigiano, iniziando da Nervesa, Arcade, Spresiano; si tratta di opere che potrebbero aiutare a irrigare immensi territori agricoli".
Perin conclude con un appello: "Gentile Presidente dott Luca Zaia, la prego, dia un'accelerazione ora e non quando sarà troppo tardi e i Veneti la ringrazieranno davvero! Lo hanno fatto i vicentini e padovani con i bacini di laminazione che ha fatto realizzare, fra cui a Caldogno, e sollecitiamo di completare le paratie sul grande bacino sul fiume Agno Guà a Trissino per salvare da future alluvioni i territori a valle di Lonigo. Grazie!"
Cristina Achucarro